martedì 30 marzo 2010

Dizionario ludico: Il gioco di trattativa

Ci sono giochi in cui dovete gestire una mano di carte. In cui dovete gestire le risorse economiche del vostro Paese. In cui dovete gestire gli spostamenti delle vostre truppe. In cui dovete gestire le capacità e le problematiche del vostro personaggio. In cui dovete gestire la produzione del vostro campo coltivato.

E poi ci sono giochi in cui dovete gestire gli altri giocatori.

Questi giochi vanno sotto il nome di giochi diplomatici o, più genericamente, "giochi di trattativa".

Facciamo un esempio. Europa, 1914. Noi siamo il Kaiser tedesco.

Wargame classico: La guerra è già scoppiata. Provo a sfondare subito sul fronte occidentale inviando lì il grosso delle mie forze? Oppure approfitto della debolezza del gigante russo e sposto ad est la mia attenzione? E reggeranno le forze del mio debole alleato austriaco? Meglio tenere da parte un paio di divisioni per affrontare una possibile crisi sul fronte italiano.

Gioco di trattativa: Chi ha mai detto che la guerra - sempre che scoppi - debba coinvolgere tutta l'Europa? Io voglio assicurare una presenza tedesca nei Balcani. Benone. Teniamoci buoni i francesi e trattiamo con i russi, garantendogli il via libera per un loro attacco in Turchia e magari spingendo gli austriaci ad espandersi ai danni degli italiani. Se sono bravo entro un paio di turni avrò una bella alleanza russo-tedesca e una benevola neutralità con Francia e Austria... e così potrò fare i conti con i miei veri nemici, quei maledetti inglesi!

Quello che vi ho appena descritto è un tipico ragionamento da giocatore di Diplomacy, il meraviglioso titolo della Avalon Hill, sulla breccia dal 1959 e insuperabile nel suo genere. Un genere in cui nessuno può vincere da solo e in cui tutti per raggiungere i loro obiettivi sono costretti a trattare con gli altri. A trattare o a tradire...

Il nucleo del gioco di trattativa è dunque questo: parlare con gli altri giocatori, convincerli, escogitare strategie perverse e machiavelli di indescrivibile complessità, concedere ciò che ancora non si ha (e magari non si avrà mai...) per ottenere subito ciò che si vuole... Niente o quasi confronti diretti: tutto si basa sugli accordi tra i giocatori e sulle reciproche capacità di persuasione.

Naturalmente le ambientazioni possibili sono le più svariate e di scelte in questo genere ne esistono moltissime (dalle innumerevoli varianti del Diplomacy, al fantascientifico Dune o ancora al fantasy Il Trono di Spade). Caratteristiche comuni sono il ridotto influsso dell'elemento fortuna anche per la risoluzione delle inevitabili battaglie (se ho passato un'ora a costruire una certa manovra di sicuro non vorrò che essa venga vanificata da un tiro di dado sfortunato!), la presenza all'inizio di ogni turno di una fase dedicata alle conversazioni tra i giocatori, la pianificazione simultanea e segreta delle mosse (fondamentale per la riuscita di un tradimento come si deve!) e l'impiego di un certo numero di meccanismi correttivi della trattativa pura (in questo Diplomacy risulta il più meccanico con le battaglie che vengono risolte unicamente in base al numero di unità coinvolte, mentre altri titoli permettono ai giocatori di fornire qualche vantaggio specifico alle proprie truppe che vada al di là delle forze direttamente presenti in campo o anche dei più elaborati elementi gestionali delle proprie risorse).

Di svantaggi, ovviamente, ce ne sono. Prima di tutto la durata, perchè se come da convenzione si concede un quarto d'ora a turno per le trattative è facile comprendere come una partita si trasformi spesso in una sorta di evento che può durare anche una giornata intera. In secondo luogo il mal di testa che a metà della partita colpisce i giocatori, quando si deve tenere conto della miriade di intrecci e di ragnatele che noi stessi abbiamo creato e che dobbiamo rispettare, se non vogliamo mandare all'aria il nostro bel castello diplomatico.

Il gioco di trattativa, dunque, è una strana bestia: può non piacervi per nulla (conosco persone che dopo una sola partita a Diplomacy hanno giurato che mai più ci si avvicineranno e che hanno mantenuto la loro promessa) oppure diventare un'esperienza incredibilmente appagante (soprattutto se, come me, avete la passione per gli intrighi e le sottigliezze della politica).

Un'esperienza che però consiglio ad ogni giocatore, un mondo a cui avvicinarsi magari accompagnato da qualcuno di più esperto e soprattutto senza prendersela se si viene traditi dal proprio migliore amico.

Perchè in questo genere di giochi siamo tutti bravi e onesti... finchè ci conviene.

lunedì 15 marzo 2010

Di ritorno

Eccoci qui, tornati a casa da quel di Modena!

Play è stata una convention magnifica, una vera occasione di incontro e soprattutto di gioco.

E se i dati relativi all'affluenza (indicativamente 18.000 persone) sono davvero buoni, il lavoro che abbiamo fatto nell'ambito del progetto Gioconomicon è stato davvero notevole. E' stato un lavoro di squadra faticoso, talvolta ingrato e decisamente intenso... ma la nostra presenza si è sentita e siamo riusciti a garantire una copertura informativa e mediatica di prim'ordine.

Adesso, stanchi ma soddisfatti, tiriamo il fiato. Per qualche giorno entro in una mini-pausa sabbatica ludica, durante la quale ricaricherò le batterie, lascerò da parte dadi e pennelli e mi concentrerò su alcune urgenze della vita di tutti i giorni, pronto a tornare a riempire i vostri schermi dei miei sproloqui su giochi e affini!

Nell'attesa, godetevi pure le immagini della galleria fotografica di Gioconomicon (alla quale ho dato un buon contributo con la mia inseparabile Canon! :) ).

A presto!

venerdì 12 marzo 2010

Breve pausa

Comunicazione di servizio!

Il sottoscritto sarà per tutto il prossimo finesettimana alla convention Play di Modena, intento a scattare foto e contribuire al coverage della manifestazione da parte di Gioconomicon.

Quindi, ci risentiremo e ci rileggeremo su queste pagine al mio ritorno!

giovedì 11 marzo 2010

I miei progetti

Prendendo esempio da Zerloon, ho deciso di riorganizzare un po' i miei lavori ludico-modellistici in una serie di progetti, dei quali peraltro - che vi piaccia o meno! - vi darò conto su questo mio blog. Nella speranza che questo sia uno sprone per me per portarli a compimento senza distrarmi con altri acquisti inutili!

Ecco qui i miei progetti attualmente in corso (nota bene: questo post verrà periodicamente aggiornato, considerando l'avanzamento progressivo dei progetti stessi):

Progetto Alpha: Guerra dell'Anello - Regni Caduti
Priorità: Massima.
Stato: Buona parte dei pezzi montati (mancano solo un paio di carri e un po' di cavalleria pesante), ma tutti da reimbasettare sulle basette magnetiche GF9. Nulla è stato ancora dipinto.
Obiettivo: Avere un esercito da 1.500 punti imbasettato e dipinto prima della fine dell'anno.
Commenti iniziali: E' il mio progetto principale. Punto. E per di più sono pure indietro! Devo evitare di accumulare altro lavoro che mi distolga da questo, e non sarà un compito facile anche perchè le miniature da fare - pur se in maniera rapida - sono davvero tante.

Progetto Beta: Guerra dell'Anello - Reami Elfici o Regno di Rohan
Priorità: Medio-Bassa
Stato: Ancora nulla di montato.
Obiettivo: Avere un esercito da 1.500 punti montato prima della fine dell'anno.
Commenti iniziali: Questo esercito vedrà la luce tra un bel po', sia perchè ancora non ho deciso quale deve essere sia perchè lo devo cominciare da zero. Se scegliessi Rohan avrei già buona parte dei pezzi, mentre per gli Elfi dovrei comprare qualcosa delle nuove scatole che sono davvero notevoli.

Progetto Gamma: Guerra Civile Spagnola
Priorità: Alta.
Stato: Due squadre completate. Le prossime sessioni saranno: armi d'appoggio, guardie d'assalto e personaggi speciali, veicoli (blindato "Dona Maria" e carro armato "Don Pepe".
Obiettivo: Riuscire ad avere pronte due-tre squadre con relative armi d'appoggio ed almeno un veicolo entro l'inizio dell'estate.
Commenti iniziali: E' il progetto al quale mi sto dedicando in questi giorni, come avrete visto sui blog di Zerloon e di Gnotta. Fortunatamente il numero di miniature da dipingere è molto ridotto e le ho quasi tutte (mi mancano solo delle armi d'appoggio e un veicolo corazzato). Spero che la semplicità dei colori da dare mi permetta di completarlo con rapidità per tornare a dedicarmi agli altri progetti... lo saprò a breve, visto che sto finendo di preparare il primo blocco di soldati!

Progetto Delta: Legends of the High Seas
Priorità: Media
Stato: Equipaggio completato. Nave da completare (mancano le alberature, gli armamenti e il timone), anche se ha già ricevuto una prima passata di colori di base.
Obiettivo: Riuscire a completare la nave prima della fine dell'estate.
Commenti iniziali: Della mia adorata Rosenfalke forse avrete già sentito parlare su queste pagine e di sicuro avete fatto conoscenza con il suo equipaggio. Non mi ci dovrebbe voler molto per terminarlo: prevedo un paio di sessioni di lavoro per terminare la pitturazione della nave e un altro paio per finire di armarla. E' un progetto che porterò avanti nelle serate libere.

Progetto Epsilon: Warhammer - Impero [PROGETTO SOSPESO]
Priorità: Bassa
Stato: Alcune unità già montate (compreso il mitico Carro a Vapore!), ma comunque da reimbasettare sulle basette magnetiche GF9.
Obiettivo: Avere un esercito da 1.500 punti montato prima della fine dell'anno.
Commenti iniziali: Per fortuna avevo già un bel po' di pezzi da parte e ho comprato relativamente poco, perchè questo progetto al quale comunque tengo sta finendo inevitabilmente in secondo piano. Spero quantomeno di finire la fase di assemblaggio, perchè il look della soldataglia imperiale mi piace da morire!



Progetto Zeta: Blood Bowl [NUOVO PROGETTO]
Priorità: Alta
Stato: Squadre tutte ancora da montare e ripulire
Obiettivo: Avere due squadre (Elfi Alti ed Elfi Oscuri) completate prima della fine dell'estate. Avere altre due squadre (Nani e Umani) montate e primerizzate prima della fine dell'anno
Commenti iniziali: Blood Bowl è un mito! La possibilità di avere una squadra pronta con pochi pezzi (ne bastano 11, ma in realtà è meglio farne almeno 12-13, considerando la possibilità di far intervenire delle riserve), l'originalità del tema e la grande varietà di marche differenti ricombinabili tra loro lo rendono un progetto affascinante.
Nota: Questo progetto SOSTITUISCE il Progetto Epsilon (Warhammer - Impero), che viene quindi sospeso.



Progetto Omega: Matrimonio
Priorità: Suprema (ho la mia Lei che mi guata da dietro le spalle...)
Stato: PANICO!!! DOBBIAMO FARE TUTTO!!!
Obiettivo: Arrivare vivi a metà settembre e poi godersi il viaggio di nozze in Scozia (compreso il negozio Games Workshop di Edimburgo... *grin*)
Commenti iniziali (e finali): Aiuto...

Per carità di patria, tralascio di parlare in questa sede della miriade di altri progetti (napoleonico, seconda guerra mondiale, antichità, fantasy) ai quali potrei dare inizio e i cui pezzi invece stanno a prendere polvere giù in cantina... Spero davvero che concentrarmi solo su alcune "linee" di produzione mi permetta di raggiungere almeno parte degli obiettivi prefissati!

Solo il futuro potrà dirlo...

venerdì 5 marzo 2010

Il wargame storico non esiste

Questo post è dettato dalla cara, vecchia acrimonia. Un fastidio verso un atteggiamento di molti – certamente non di tutti e fortunatamente sempre di meno – appassionati del wargame storico nei confronti dei wargamers del fantastico e della fantascienza.

L'accusa è sempre la stessa: solo la simulazione storica è vera simulazione, rappresentazione di una realtà bellica concreta e vero confronto di strategie tra i contendenti. Tutto il resto è noia, ovvero solo grandi botti tra astronavi che si muovono in barba a tutte le leggi fisiche, puerili scontri di incantesimi tra maghi da strapazzo, scopiazzature di vere battaglie con contorno di draghi e mostri assortiti.

Da bravo appassionato sia di wargame fantastico che di wargame storico, mi sovviene alla mente l'immortale esclamazione del comandante delle truppe della 101ª Aviotrasportata americana strette d'assedio a Bastogne quando il suo parigrado tedesco gli offrì una resa onorevole: Nuts! (Termine che non vi ritraduco in italiano perchè voglio mantenere questo blog nei limiti della decenza)

Avrei mille motivazioni a sostegno di questa mia opionione, ma mi limiterò a citare qui quella che ritengo la più importante: potrà sembrarvi incredibile, ma il wargame storico non esiste.

Non come lo intendono certi appassionati, almeno.

Non esiste nel senso che il termine “storico” fa a cazzotti con il termine “gioco”. Caratteristica principale di quest'ultimo è infatti la libertà del giocatore di fare le proprie scelte all'interno di un sistema di regole rispettato da tutti i partecipanti (ancora una volta, Huizinga docet). Pur mettendo da parte il fatto che nella realtà storica le regole della guerra non sono mai o quasi mai state rispettate in pieno da tutti i soggetti coinvolti, una simulazione storica che voglia realmente ricostruire un determinato evento bellico dovrebbe fare due cose: primo, mettere i partecipanti nelle stesse esatte condizioni dei veri comandanti; secondo, ricostruire pedissequamente ciò che è accaduto in quella determinata giornata.

Per quel che riguarda il primo punto, è abbastanza ovvio che nessun sistema di gioco può ricreare il fango, il fumo, la confusione, il caos, i problemi gestionali di una battaglia; è una triste realtà che alcuni game designer sono finalmente giunti ad accettare creando sistemi più semplici, ma anche più “eleganti” ed innovativi. Un'onestà intellettuale che alle volte fa difetto agli stessi giocatori.

Per il secondo, mi dite che divertimento c'è ad ordinare per l'ennesima volta la sfortunata carica di Pickett a Gettysburg se sappiamo fin dall'inizio come andrà a finire? E se vogliamo cedere a questo mito della “verosimiglianza” storica non potremo mai accettare la possibilità che quei valorosi reggimenti sudisti riescano a mandare in rotta gli altrettanto valorosi reggimenti nordisti, bollando come “antistorico” e “irrealistico” qualsiasi sistema che anche solo in teoria permetta al nostro assalto di riuscire.

La realtà è che anche il wargame storico funziona in base alla plausibilità. Quanto è plausibile che una data unità riesca a sfondare il fianco di un certo schieramento se supportata da un determinato bombardamento preliminare? Accettare questo significa accettare il fatto che anche il wargame fantastico segue una propria plausibilità, anche se fondata non su fattori reali, bensì immaginari (e spesso “ricalcati” su quelli di battaglie realmente combattute).

Allo stesso modo, però, gli appassionati di battaglie fantastiche non devono cadere nella trappola opposta, ritenendo che il giocatore storico si limiti a ricreare senza troppa fantasia eventi già accaduti e quindi non modificabili. Al contrario, ogni partita di wargame è una storia a sé e il piacere che traiamo da questo nostro hobby ci viene dagli eventi improvvisi sul campo, dagli atti di valore oltre ogni aspettativa delle nostre truppe, dalla possibilità di sovvertire la storia e qualsiasi previsione realistica.

In questo sta l'imprescindibile elemento fantastico del wargame storico, il “sale” che ce lo rende così interessante: su di un tavolo da gioco il Maresciallo Ney può spezzare i quadrati inglesi a Waterloo. Meglio ancora, noi alla guida delle nostre invincibili divisioni di corazzieri possiamo insegnare a quei maledetti Anglais cosa significa sfidare le gloriose armate dell'Empereur!

mercoledì 3 marzo 2010

Doppia comunicazione di servizio

La prima, il solito momento di autopromozione familiare: è uscito il numero 27 di Dungeon Master Magazine, la rivista online dedicata al mondo dei giochi nella quale troverete l'ultimo articolo scritto da mio padre sulla storia della mitica rivista Pergioco. In questo numero potrete leggere dell'ultimo periodo di vita della rivista, delle cause che l'hanno portata alla sua fine all'inizio degli anni '80 e anche di una speranza che un giorno in edicola si torni a poter leggere di giochi. Consigliatissimo per chi vuole conoscere le storie dei primi "pionieri ludici" italiani e, per certi versi, istruttivo anche per i nuovi giocatori di oggi.
La seconda, posso qui annunciarvi ufficialmente le date della nuova Giocaroma, la convention ludica della capitale fatta dai giocatori per i giocatori! Ci vedremo tutti l'11 e 12 settembre alla Polisportiva Tellene, a Roma in zona Spinaceto. Non mancate!

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