venerdì 21 maggio 2010

Progetto Zeta: Blood Bowl

Dopo un paio di settimane di acquisti intensivi e di spedizioni arrivate a casa (spesso raccolte dai miei mitici vicini!), ho sostanzialmente completato l'insieme delle mie squadre per Blood Bowl. Ora che mi sono (ri)appassionato a questa mia vecchia fiamma ludica, posso dare inizio al...

Progetto Zeta: Blood Bowl
Priorità: Alta
Stato: Squadre tutte ancora da montare e ripulire.
Obiettivo: Avere due squadre (Elfi Alti ed Elfi Oscuri) completate prima della fine dell'estate. Avere altre due squadre (Nani e Umani) montate e primerizzate prima della fine dell'anno.
Commenti iniziali: Blood Bowl è un mito! La possibilità di avere una squadra pronta con pochi pezzi (ne bastano 11, ma in realtà è meglio farne almeno 12-13, considerando la possibilità di far intervenire delle riserve), l'originalità del tema e la grande varietà di marche differenti ricombinabili tra loro lo rendono un progetto affascinante.
Nota: Questo progetto SOSTITUISCE il Progetto Epsilon (Warhammer - Impero), che viene quindi sospeso.

Procedo ad aggiornare il post della mia pianificazione... a presto le prime foto dei nuovi pezzi!

lunedì 17 maggio 2010

La valigetta magica

Tra i miei compagni di avventura chi vi scrive è piuttosto rinomato per la sua passione per i gadget ludici più assurdi, inutili e tendenzialmente costosi. Un po' come gli appassionati di sigari che si comprano la mini-ghigliottina da tavolo o la più elegante delle custodie in cuoio.

Questa volta, però, ho superato me stesso. E forse una volta tanto ho anche preso un mega-gadget che ha una sua utilità. Di sicuro, grazie a lei la mia sventurata fidanzata avrà la vita più facile in casa.

Sto parlando insomma della (rullo di tamburi...), megavaligetta portacolori e portaaccessori DE-FI-NI-TI-VA!

La valigia in tutto il suo splendore.

Si tratta del modello MT-04 “Extra-Large” (ovviamente...) della spagnola ModelMaq. I nostri amici iberici, oltre all'ottima sangria e alle squisite paellas che periodicamente ci gustiamo nel nostro ristorante spagnolo di Ostia, sono famosi nell'ambiente ludico per l'abilità dei loro pittori. E così la ModelMaq ha pensato bene di dare il proprio contributo alla “scuola spagnola” di miniaturisti creando una serie di valigette che fungono da vero e proprio studio portatile.

Il mio modello in particolare è stato scelto esattamente per questo motivo: creare una stanza di lavoro mobile, togliendo praticamente tutti gli accessori di pronto impiego e i colori dall'armadio della camera da letto. Altre versioni di questa gamma, infatti, sono di lunghezza e altezza più contenute, ma hanno anche una serie di cassettini sotto il piano di lavoro che consentono di trasportare più attrezzi “pesanti” utilizzati per lavori specifici; io però non avevo questa necessità, in quanto raramente dipingo fuori casa e quindi riesco comunque ad “appoggiare” tali attrezzi in altri cassetti, quindi ho preferito puntare sulla maggiore ampiezza del piano di lavoro.

Il piano di lavoro si solleva, rivelando un piccolo compartimento ben suddiviso.

Le dimensioni dell'MT-04 sono 62x45x14 centimetri, certamente un po' “grande” ma relativamente sottile e quindi facilmente riponibile in un vano qualsiasi (da me, dietro la porta d'ingresso).

L'interno della valigetta è totalmente modulare e personalizzabile. L'offerta base comprende una mini-cassettiera e una serie di perni di metallo ai quali è possibile agganciare degli appositi dischi sagomati in base alle dimensioni delle boccette di tutte le marche principali (Citadel, Vallejo, Andrea Miniatures …). Personalmente ho avuto la sfortuna di ordinare una versione sbagliata dei dischi per i miei Game Color della Vallejo (ho preso gli innesti per la versione a "collo sottile" e non per quella a "collo basso"), ma spingendola un po' all'interno la boccetta riesce comunque ad agganciarsi, addirittura con una stabilità maggiore che francamente non mi dispiace.


La zona dei colori. I supporti ruotano per garantire un rapido accesso al colore desiderato.


Completano il tutto due rastrelliere apribili per i pennelli, le lime e gli attrezzi di scultura, una cassettiera verticale per la minuteria e anche un piccolo apparato elettrico di tutto rispetto. Attaccando il trasformatore ad una presa di corrente si potrà infatti utilizzare l'ottima luce neutra montata su di un braccio mobile, oltre a disporre di una comoda presa per utensili elettrici come seghetti a caldo o minitrapani. Infine, il piano di lavoro può essere sollevato, rivelando un microcompartimento utilissimo per tenerci piccoli utensili di pronto impiego come taglierini, bacchette di metallo o guanti protettivi.

Il braccio mobile della lampada si estende, coprendo l'intero piano di lavoro. Notate sulla destra il piccolo trasformatore di colore nero, con l'aggancio per il cavo di alimentazione e una presa di corrente a disposizione per l'impiego di utensili elettrici.

Dopo tutte queste qualità, veniamo ai punti dolenti.

La valigetta è pesante. Non pesantissima, perchè è tutta in plastica e in alluminio, ma a pieno carico la mia pesa poco più di 11 chili: è vero che ci sta dentro un mondo di roba, ma non è di sicuro adatta ad essere portata in giro per troppo tempo (e sospetto che le altre versioni finiscano con il pesare di più, visto che ci si metterà all'interno anche gli utensili di maggiori dimensioni).

La valigia una volta chiusa. Ho incluso una miniatura nella foto per darvi un'idea delle dimensioni della "bestia".

In secondo luogo, il prezzo non è indifferente (a meno che, come il sottoscritto, non riusciate a farvela regalare per il compleanno da una coppia di genitori molto comprensivi...). Considerato che i dischetti portacolori personalizzati vanno scelti e acquistati separatamente, l'investimento finale si aggira intorno ai 150-200 euro, con forti variazioni in base ai diversi modelli della gamma (c'è perfino un modello con cabina d'aerografia e aspiratore incorporati!). E per questa cifra ci si aspetterebbe una plastica di migliore qualità di quella utilizzata, che seppur resistente tradisce inequivocabilmente la lavorazione un po' artigianale del prodotto.

Ad ogni modo, vista dal vivo la valigetta è semplicemente impressionante, frutto di un accuratissimo lavoro di design tecnico unito ad una profonda conoscenza delle necessità del miniaturista. Contiene letteralmente tutto quello che serve e, una volta scelto con attenzione il modello che maggiormente soddisfa le nostre esigenze, fornirà un apporto fondamentale al nostro lavoro di pittura.

Non vedo l'ora di provarla sul campo!

 Il mio Faramir esprime il suo apprezzamento per il nuovo arrivato. (Nota bene: il gatto non è incluso nel modello base)

giovedì 13 maggio 2010

La cantina di un giocatore...

...è uno spazio non newtoniano, in cui se vigessero le normali legge di gravitazione la massa contenuta al suo interno determinerebbe l'implosione del palazzo sovrastante.

In parole più semplici, la mia cantina è piena come un uovo. Non ci sta più nemmeno un dado. Anche se, spostando quella valigia e la stufetta di emergenza per l'inverno, forse...

L'altra sera, per soddisfare la voglia di riprendere in mano il caro vecchio Blood Bowl (l'ultima partita risale ai mondiali degli Stati Uniti... 1994, era la sera di Italia-Nigeria!), mi sono calato in una delle mie periodiche spedizioni speleologiche in cantina alla ricerca della vecchia, storica scatola della seconda edizione. E, una volta aperta, mi sono ritrovato davanti al primissimo manuale di Dungeons and Dragons di proprietà di mio padre e che non sapevamo più dove fosse finito! E per primissimo, intendo proprio dire PRIMO, quello base, in inglese, prima edizione... dovevate vedere quanto gli brillavano gli occhi quando gliel'ho portato!

Oggi Blood Bowl è un living rulebook in continuo aggiornamento e il gioco è molto evoluto dai mega-rissoni a centrocampo delle prime versioni, con tanto di campionati e tornei organizzati in tutto il mondo (e chissà che a qualche campionato, magari dopo l'estate non mi ci iscriva anch'io!). A me rimane la forte emozione per un bellissimo gioco di football fantasy che ho scoperto ormai più di quindici anni fa e che spero di poter rigiocare spesso in futuro.

Anzi, cominciamo già stasera! Si gioca in notturna a casa di Gnotta! I miei elfi oscuri si faranno valere!

giovedì 6 maggio 2010

¡Viva la Republica! (Progetto Gamma: Guerra Civile Spagnola)

Secondo post dedicato ai miei lavori pittorici, questa volta incentrato su di un altro progetto comune con gli amici Zerloon e Gnotta: la Guerra Civile Spagnola, quello che nella mia pianificazione modellistica annuale ho indicato come Progetto Gamma.

La fazione che ho deciso di utilizzare è quella dell'esercito regolare repubblicano e queste sono le prime due squadre che ho dipinto.



La prima squadra

Il metodo di pittura scelto è stato anche questa volta molto semplice (e la maggiore esperienza mi ha anche evitato i vari errori e ripensamenti che avevano tormentato la lavorazione dell'equipaggio della Rosenfalke). Vista la predominanza di tonalità marroncine, ho dato prima una passata di primer marrone della Army Painter, quindi ho steso i colori di base, li ho inchiostrati e quindi li ho “ripresi” ripassando sul velo di inchiostro il colore di partenza nei punti più sopraelevati, con l'unica eccezione delle parti metalliche (elmetti, fucili, ecc.) che sono state evidenziate stendendo un colore più chiaro lungo i bordi.

Per le uniformi sono partito dal Calthan Brown dei colori Foundation, le cinghie sono state dipinte con il sempre utile Bestial Brown, le borse di tela con il Bleached Bone e gli elmetti con il German Grey della Vallejo lumeggiato con il Basalt Grey della stessa Vallejo (so che sembra strano, ma le truppe repubblicane avevano soprattutto elmetti di questo colore... e come vedete anche di modelli diversi all'interno della stessa unità, viste le difficoltà di approvigionamento). Le coperte sono state diupinte con un assortimento di marroni e gialli sabbia. Per il calcio del fucile ho usato il Parasite Brown che, seppure un po' "arancione", mi ha permesso di avere un certo contrasto con l'uniforme, dando un senso di varietà al modello.


La seconda squadra

Su tutti questi colori ho passato l'inchiostro Devlan Mud, tranne che per l'elmetto grigio che ha ricevuto una più leggera velatura di Badab Black.

Facce e braccia sono state invece dipinte con un semplice Elf Flesh, inchiostrato con Ogryn Flesh.

(Tenete conto che, laddove possibile, ho usato le denominazioni delle pitture Citadel, anche se io utilizzo in massima parte gli equivalenti della serie Game Color e qualche Model Color della Vallejo... ma è pura questione di gusti).


Un tenente e un sergente

So che alcuni colori – in primis quello dell'uniforme – non sono proprio precissimi da un po' di vista storico, ma per una volta non volevo impazzire a ricercare il colore perfetto per un gruppo di pezzi che sarebbero comunque stati dipinti con standard da gioco e non da esposizione.

Adesso mancano solo alcuni dettagli come i gradi dei sottufficiali, che dipingerò non appena il buon Gnotta sarà riuscito a reperire un importante testo uniformologico sul periodo (grazie, Fabio! ^__^).

E così, ecco a voi ufficiali, sottufficiali e truppa. A presto per i veicoli, le armi di supporto e la squadra di Guardie d'Assalto!

Il capitano e un altro tenente

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