sabato 28 luglio 2012

Al mio segnale... scatenate le mappe!

No, non ero morto. Diciamo che stavo solo un po' riorganizzando le truppe.
Quindi, rischierati i miei reggimenti di fanteria, rifornite le batterie di artiglieria e foraggiati gli squadroni di cavalleria, rieccomi qui a voi. Tanto per cambiare, con nuovi acquisti.

Come ti trasformo il tavolo del (nuovo) salotto in un campo di battaglia.
Ok, lo avrete capito che stiamo parlando di roba della mia ossessione personale, ossia Dust Tactics. In questo caso, si tratta delle nuove mappe in vinile dotate di griglia ortogonale e quindi pronte per le vostre partite. E se invece volete fare un giretto con il nuovo Dust Warfare ossia la versione "puramente" tridimensionale del regolamento, beh...

Et voila! Le magie del double face!
La mappa è in un ottimo vinile pesante, molto spesso e resistente (la consorte all'inizio lo ha scambiato per velluto e ho dovuto faticare per non fargliela trasformare in gonna!). Tra le altre cose, lo spessore fa sì che le mappe si stendano con estrema facilità senza pieghe o arricciamenti strani. L'effetto scenico è notevole.

La scena di prima, ripresa più da vicino. Non vedo l'ora di provare la mappa in una partita vera, con gli edifici e gli altri elementi scenici.
Invogliato dall'annuncio comparso sul sito della Fantasy Flight, ho deciso di comprarne un paio (consiglio da amico: acquistatele direttamente dal sito di Dust Models: spenderete MOLTO meno di spedizione e in un paio di settimane le avrete a casa), formando così il tavolo da 9 quadrati per dodici che sta diventando ormai la dimensione semi-ufficiale degli scenari di gioco. La grandezza complessiva delle due mappe affiancate (una mappa è di sei quadratini per nove) è di 120 per 90 centimetri circa, ottima per il mio tavolo del salotto con un'espansione montata sopra.
Il che significa, come avrete ben capito, che saranno il teatro di tante battaglie!
Ma non è finita qui. Proprio ieri sera, con il buon Zerloon abbiamo provato insieme il nuovissimo Samurai Battles della Zvezda, ossia l'ennesima incarnazione del sistema Commands and Colors ambientato questa volta nel tormentato periodo del Sengoku Jidai giapponese.
Impressioni? Opinioni? Imprecazioni per la fortuna avversa? Materia per un prossimo post, amici miei...

PS: Ah, non so se l'avete notato, ma questo è il mio nuovo salotto. Perché nuovo? Ma perché abbiamo traslocato, of course. Più spazio, più giochi! Stay Tuned! 

martedì 24 luglio 2012

Il fine di ogni partita

Il fine d’ogni partita è una vincita o una perdita: ma di cosa? Qual’era la vera posta? Allo scacco matto, sotto il piede del re sbalzato via dalla mano del vincitore, resta un quadrato nero o bianco.

(Italo Calvino, Le città invisibili)

LinkWithin

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...